Functional training: cosa significa e come funziona

Approfondimento sul Functional training

Negli ultimi anni avrete sicuramente sentito parlare di allenamento funzionale. Il functional training ha infatti vissuto un periodo di selvaggia espansione e diffusione, spesso sotto nomi alternativi più o meno indicativi, come Circuit training, Crossfit, Bulls workout, Boot camp, Military training e chi più ne ha più ne metta.

Ma cosa significa e cosa è davvero l’allenamento funzionale?

Possiamo definirlo come l’attività in origine usata all’interno di protocolli di riabilitazione, per facilitare un pieno recupero di uno o più distretti corporei.

Caratteristiche dell’allenamento funzionale è proprio l’impiego di esercizi poliassiali, ovvero nei tre piani dello spazio, e multiarticolari che andranno cosi a stimolare oltre alle caratteristiche condizionali fondamentali quali forza e resistenza, anche coordinazione ed equilibrio.

Proprio questo, grazie quindi al coinvolgimento dei muscoli stabilizzatori, fa la differenza certamente rispetto a un comune workout alle macchine isotoniche (stabilizzatori praticamente non utilizzati), e anche rispetto ad un buon allenamento con i pesi liberi, grazie all’aumento progressivo della difficoltà del gesto.

Il risultato sarà quindi un miglioramento enorme delle performance atletiche sia mirate a discipline specifiche (ed ecco perché l’importanza del functional training in una preparazione specifica di una determinata disciplina), che negli impegni fisici della vita di tutti i giorni, caratterizzata appunto da gesti non codificati ne ripetitivi.

Alla luce di queste semplici considerazioni, si capisce quanto sia questa quindi un’attività che mira a rendere effettivamente più funzionale il soggetto allenato, e non semplicemente più magro o muscoloso.

D’altro canto, visto l’enorme successo e diffusione di questa nuova mentalità e protocollo di allenamento, sono nati una serie di varianti sotto ovviamente brevetti e copyright specifici per monetizzare, che hanno fatto sì che si sia perso un po’ il vero significato originario del functional training.

La stessa variante più nota come CrossFit, ha tradito in parte le radici di questo sistema, andando a sviluppare l’allenamento funzionale quasi come uno sport a se, inserendo pertanto competizioni e campionati.

Si evince che, come in qualunque sport agonistico, questo porta dei danni collaterali al bisogno di raggiungere obbligatoriamente una determinata prestazione, o tempo, o carico da sollevare, mettendo anzi a rischio proprio coloro che dovrebbero trarre giovamento.

Il functional insomma, nato come metodo di allenamento riabilitativo e poi applicato a tutti, per il miglioramento del proprio benessere fisico generale, dovrebbe essere applicato in maniera lontana dalle dinamiche agonistiche o, al massimo, usato PER migliorare la propria performance in una disciplina specifica.

E allora nascono le varianti a Circuito come quelle adottate ad Arena Fitness ed adatte davvero a tutti (da agonisti a sedentari), o meglio ancora allenamenti mirati individuali come spesso prepariamo per i nostri clienti, capaci poi di eseguire tali allenamenti agli orari e giorni preferiti.

Insomma, l’allenamento funzionale non è una semplice moda, ma nasce per aiutare e riabilitare da problemi e infortuni di vario tipo ed oggi, se ben fatto, può essere davvero un metodo straordinario per stare bene e in forma, stando però attenti a non cadere nella rete dei tanti che vendono solo un etichetta, un prodotto, invece che benessere reale.

Davide Scavone – Fighter pro MMA e Personal trainer